Domanda n. 8

I dodici ingressi

Domanda

Gérard, può spiegare cosa sono i dodici ingressi?

Risposta

Nella spiegazione dei cinque aggregati, abbiamo visto che l'elemento corporeo (forma) si suddivide in forme interne ed esterne. I dodici ingressi rappresentano il processo con cui percepiamo il mondo esterno, a livello di forma. Proprio come la forma è suddivisa in forma interna e forma esterna, i dodici ingressi sono divisi in sei ingressi interni e sei ingressi esterni, i sei ingressi interni corrispondenti alla forma interna e i sei ingressi esterni alla forma esterna. I sei ingressi interni sono chiamati 'le sei radici', e i sei ingressi esterni sono chiamati 'i sei oggetti cognitivi', cioè ciò che è percepibile attraverso gli organi di senso o la mente.

Ogni ingresso interno (radice) ha un input esterno corrispondente (oggetto). La concordanza tra ciascuna delle radici e il relativo oggetto è all'origine di tutti i sistemi di percezione e conoscenza.

Esaminiamo ora ciascuno dei dodici ingressi, iniziando con i sei input interni, cioè le radici

1.       Ingresso dell'occhio, noto anche come radice visiva o radice dell'occhio. È qui che entrano i colori e le forme.

Si riferisce all'intero sistema visivo che ci permette di percepire i colori e quindi le forme.

2.       Ingresso dell'orecchio, noto anche come radice uditiva o radice dell'orecchio. È qui che il suono entra in noi.

Si riferisce all'intero sistema uditivo che ci permette di percepire i suoni.

3.       Ingresso del naso, noto anche come radice olfattiva o radice nasale. È il punto in cui gli odori entrano in noi.

Si riferisce al sistema olfattivo nel suo complesso, che permette di percepire gli odori.

4.       Ingresso della lingua, noto anche come radice gustativa o radice della lingua. È qui che entrano i sapori.

Si riferisce all'intero sistema gustativo che permette di percepire i sapori.

5.       Ingresso del corpo, chiamato anche radice del corpo o radice del corpo. È il punto in cui entrano le sensazioni fisiche, ad esempio la sensazione di caldo e di freddo, di umido e di secco, di duro e di morbido.

Si riferisce all'intero sistema sensoriale fisico legato alla pelle e al sistema nervoso, che ci permette di percepire il corpo 'internamente'.

6.       Ingresso della mente, chiamato anche radice mentale o radice della mente. Rispetto alle cinque radici precedenti, che sono puramente fisiche, questa si riferisce alla capacità della mente di rappresentare le cose, e quindi alla percezione interna che riceve costantemente le varie immagini che sorgono nella nostra mente.

Vediamo ora i sei input esterni.

7.       L'Ingresso del colore, noto anche come oggetto visibile. Si riferisce ai colori e alle forme che percepiamo con la vista.

8.       L'Ingresso sonoro, noto anche come oggetto udibile. Le voci umane, le grida degli animali e i rumori prodotti dagli oggetti quando si scontrano o si muovono sono inclusi in questo input.

9.       L'Ingresso olfattivo, noto anche come oggetto olfattivo. Esistono diversi tipi di odori, piacevoli e sgradevoli, ecc.

10.   L'Ingresso del sapore, noto anche come oggetto gustativo. Esistono diversi tipi di sapore: salato, acido, amaro, dolce, pungente e insipido.

11.   L'Ingresso di contatto, noto anche come oggetto tattile. Esistono diversi tipi di contatto, legati alle qualità dei quattro grandi elementi: terra, acqua, fuoco e vento. La terra corrisponde alla solidità, l'acqua all'umidità, il fuoco al calore e il vento alla mobilità. Va notato che la stessa cosa può presentare contemporaneamente una combinazione di diversi grandi elementi e dare allo stesso tempo le impressioni di freddezza, pesantezza e umidità.

12.   L'Ingresso ai dharma, chiamato anche oggetto dell'intelletto. In questo caso, la parola dharma ha il significato di ciò che è percepibile con il pensiero, che quindi include sia gli oggetti che esistono realmente sia altri che non esistono.

Si riferisce quindi a tutte le informazioni che ci arrivano dall'esterno o dalla nostra mente e che non sono incluse nelle cinque voci precedenti.

 

In questo modo, le nostre radici percepiscono oggetti che si trovano nel nostro ambiente e quindi apparentemente esterni a noi. È importante notare che nel Buddismo, gli unici oggetti che esistono sono quelli che penetrano nel nostro campo di percezione, cioè quelli che entrano in contatto con le nostre sei radici, che, per inciso, sono solo un riflesso della nostra coscienza.

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