Domanda n. 13

La meditazione è solo un modo per "ripulire" l'ego?

Riposta

Quello che noi consideriamo l'ego è in realtà la sede di tutta la nostra sofferenza, la settima coscienza. "Purificare l'io" significherebbe quindi "diventare più gentili" o "meno arrabbiati". Ma lo scopo della pratica buddista non è quello di diventare gentili o disponibili. È quello di sostituire il nostro piccolo ego, che in realtà non è altro che un'illusione, con l'ego universale del Buddha, l'ego che percepisce il vero aspetto delle cose attraverso la visione della triplice verità nel suo cuore.

La dottrina di Nichiren Daishōnin si basa su quella di Tendai. Nel Trattato de “L’Apertura degli Occhi” scrive:

"Quindi, sebbene la mia conoscenza e comprensione del Sutra del Loto sia solo un decimilionesimo di quella di Tiantai e Dengyō, la mia capacità di perseverare nonostante le difficoltà e la portata della mia compassione non dovrebbero essere sottovalutate".

La pratica di Tendai ha due aspetti: l'aspetto dottrinale (in altre parole, lo studio) e la contemplazione della mente (in altre parole, la pratica). Questi due aspetti sono assolutamente inaccessibili agli esseri dell’Ultimo Giorno del Dharma, da cui la prima parte della frase del Trattato de “L’Apertura degli Occhi”, appena citata.

Quanto alla compassione di cui parla nella seconda parte della frase, è spiegata da questa frase tratta dal “Trattato sull'Honzon per la Contemplazione della Mente”:

"Per coloro che non conoscono un Istante di Pensiero in Tremila Regni, il Buddha mostrò grande compassione e avvolse questa perla in questi cinque ideogrammi che appese al collo degli esseri infantili dell’Ultimo Giorno del Dharma".

Nell’Ultimo Giorno del Dharma, la pratica di contemplare la mente di Tendai è sostituita dal "ricevere e conservare" il Gohonzon. Nichikan Shōnin ha commentato:

"Osservare la propria mente significa avere fede nell'Honzon.

Il Gohonzon è la materializzazione del vero aspetto del dharma, al quale abbiamo accesso grazie alla nostra fede. 

Citando il passo "Desiderano con tutto il cuore di vedere il Buddha e non risparmiano né il loro corpo né la loro vita per questo", tratto dalle strofe del Jigage del capitolo sulla Durata della Vita del Sutra del Loto, Nichiren Daishōnin scrisse al monaco Gijō-bō:

"È con questa frase che Nichiren manifesta il mondo del Buddha dal proprio cuore.

 

È quindi anche con questa frase che dobbiamo esercitarci davanti al Gohonzon. 

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