Traduzione in italiano di Daniele Tarini e Francesca Ugolini

Capitolo 18 - Le diverse scuole Nichiren (3)

Nel Trattato Apertura degli Occhi (Kaimoku-shō - 開目抄), Nichiren Daishōnin dimostra in modo convincente di essere il solo a propagare l'insegnamento autentico del Buddha, in grado di salvare tutti gli esseri durante il periodo dell’Ultimo Giorno del Dharma. A tal fine, fa una critica argomentata delle religioni e del Buddismo utilizzando una serie di cinque confronti, in cui procede per eliminazione metodica.

Il primo confronto contrappone il sentiero esterno (che rappresenta tutte le visioni dualistiche) al sentiero interno (il Buddismo). Questo confronto evidenzia l'invalidità del sentiero esterno.

Il secondo confronto contrappone il Mahayana (Grande Veicolo) all'Hinayana (Piccolo Veicolo), dimostrando la superiorità del primo.

Il terzo confronto mette a confronto i sutra circostanziali del Grande Veicolo, che precedono il Sutra del Loto, con quest'ultimo. Questo confronto rivela che solo il Sutra del Loto permette a tutti gli esseri di diventare Buddha durante la loro vita, eliminando così tutti gli altri insegnamenti.

Il quarto confronto è all'interno del Sutra del Loto stesso, tra i suoi primi quattordici capitoli (che rappresentano la dottrina effimera) e gli ultimi quattordici capitoli (che rappresentano la dottrina originale). Questo confronto dimostra che è nella dottrina originale che il Buddha rivela l'eternità della sua vita, così come le vere cause, gli effetti e i luoghi del suo risveglio. Si dimostra così che il vero insegnamento del Buddha si trova esclusivamente nella dottrina originale del Sutra del Loto.

Il quinto e ultimo confronto fatto da Nichiren Daishōnin contrappone il testo letterale della dottrina originale del Sutra del Loto a ciò che è nascosto nel profondo delle frasi e che sarà rivelato durante il periodo della Fine del Dharma dal Buddha fondamentale stesso.

In questa serie di video, ho cercato di seguire questa dimostrazione enfatizzando il primo confronto, evidenziando le differenze tra il Buddismo e altri sistemi di pensiero. Come occidentali, è fondamentale capire questa distinzione in primo luogo. Ecco perché questo canale è intitolato 'Naige Sōtai', che è il nome dato al primo confronto in giapponese.

Abbiamo quindi visto che solo il sentiero buddista insegna la vera natura delle cose, che solo il Sutra del Loto permette di diventare un Buddha in questa vita e che solo Nichiren Daishōnin diffonde l'insegnamento appropriato agli esseri dell’Ultimo Giorno del Dharma che siamo, permettendoci così di raggiungere l'illuminazione nel corso della nostra esistenza, da questo stesso corpo.

Tuttavia, come abbiamo visto, dopo la morte di Nichiren Daishōnin, il suo movimento si divise in diverse correnti, ognuna delle quali adottò una diversa interpretazione del suo insegnamento. Alcune di queste correnti, nonostante i molti scritti di Nichiren Daishōnin che le contraddicono, non fanno distinzione tra la dottrina effimera e la dottrina originale del Sutra del Loto. Altre correnti ritengono che il Buddha fondamentale sia Shakyamuni stesso.

Tuttavia, per la corrente Nikkō, il Buddha fondamentale non è altro che Nichiren Daishōnin stesso. Dei sei principali discepoli di Nichiren Daishōnin, Nikkō Shōnin fu in effetti l'unico a ritenere che il Buddha fosse Nichiren e non Shakyamuni.

È importante capire le ragioni per cui la corrente di Nikkō, che in seguito divenne la Scuola Fuji e poi la Nichiren Shōshū (Scuola ortodossa di Nichiren) nel XX secolo, è l'unica a propagare l'insegnamento di Nichiren Daishōnin in tutta la sua ortodossia tra le molte scuole nichireniste.

A tal fine, approfondiremo questo argomento, affrontando prima la questione della trasmissione, poi quella della dottrina e infine la questione importantissima della 'teoria del Buddha fondamentale di Nichiren'.

A dire il vero, considerando che gli stessi discepoli di Nichiren Daishōnin e i loro successori non potevano essere definiti sciocchi e che la nozione di 'Buddha Fondamentale Shakyamuni' non era priva di logica, non ho mai osato studiare le dottrine delle altre scuole Nichiren, temendo che si risvegliasse in me il dubbio.

Tuttavia, per realizzare questi video, ho dovuto comunque approfondire la questione e studiare, per quanto superficialmente, gli insegnamenti delle scuole diverse da Nichiren Shōshū. Il risultato è inequivocabile: solo la Nichiren Shōshū ha conservato la completezza e l'autenticità dell'insegnamento di Nichiren Daishōnin, da Nikkō Shōnin a oggi. Il motivo per cui tutte le altre scuole praticano rituali e insegnamenti totalmente estranei allo spirito stesso di Nichiren Daishōnin è semplice: non hanno ricevuto la trasmissione vitale.

Infatti, gli insegnamenti di Nichiren Daishōnin attribuiscono un'importanza fondamentale a questa trasmissione vitale.

Nel suo scritto intitolato Schema dei sacri insegnamenti impartiti dal Buddha durante la sua vita (ichidai shōkyō no tai-i - 一代聖教大意), scrive in effetti: "Senza la trasmissione, sarebbe difficile conoscere questo sutra".

Quindi, che cos'è questa trasmissione vitale? Il termine "vitale" si riferisce alla trasmissione dei geni dai genitori alla prole, o alla circolazione sanguigna che, attraverso le grandi arterie, irriga tutto il corpo diffondendosi attraverso i capillari venosi. Questo fenomeno incarna la coerenza e l'integrità della trasmissione buddista.

Per quanto riguarda il termine 'trasmissione', si riferisce alla relazione che esiste tra il maestro (il Buddha) e i suoi discepoli, questi ultimi ricevono la trasmissione del suo insegnamento.

La trasmissione alla singola persona è un rituale che ha avuto origine ai tempi di Shakyamuni. Dopo il suo parinirvāṇa, gli succedettero ventiquattro patriarchi, definiti "destinatari della trasmissione del Dharma". Il primo fu Mahākāshyapa, seguito da Ānanda, e così via, fino al VI secolo d.C., quando l'ultimo, Āryasimha, trovò la morte, decapitato nel Kashmir dal re Dammira.

Per quanto riguarda Nichiren Daishōnin, abbiamo visto in precedenza, nei capitoli precedenti attraverso gli scritti di trasmissione, che egli scelse Nikkō Shōnin come suo successore. Quest'ultimo procedette in modo simile, trasmettendo la sua eredità esclusivamente a Nichimoku Shōnin, attraverso un documento intitolato "Articoli da osservare dopo la scomparsa di Nikkō":

"Il Dai-Gohonzon del 2° anno del Kōan, che è indirizzato a Nikkō, viene trasmesso a Nichimoku. Dovrebbe essere custodito nel tempio della dottrina originale".

Ci sono in effetti due aspetti della trasmissione vitale. A questo proposito, Nichiren Daishōnin ci avverte:

"In questo ci sono due significati: il generale e il particolare. Se ci allontaniamo anche solo un po' da questi due significati, è inutile pensare di diventare Buddha. Questo sarà la causa del ciclo della vita e della morte".

La trasmissione vitale ha due aspetti. La trasmissione particolare è fatta a una singola persona. La trasmissione generale è per tutti.

La prima, la "trasmissione vitale particolare", viene effettuata dal maestro (Buddha) che, al fine di perpetuare il Dharma dopo la sua estinzione, sceglie tra i suoi discepoli colui che ha le qualità adeguate per essere il suo successore. Poi gli affida il corpo del Dharma (il Dharma fondamentale a cui il Buddha si è risvegliato).

Nel caso di Nichiren Daishōnin, tra i molti discepoli che lo circondavano, scelse Nikkō Shōnin. Definì "l'ordine della trasmissione vitale: 'Nichiren - Nikkō'" e gli affidò la sostanza del Dharma, del suo risveglio interiore. Come risultato di questa trasmissione vitale, Nikkō, "grande guida della propagazione della dottrina originale", divenne il successore di Nichiren Daishōnin, "grande guida del quinto periodo di cinquecento anni".

Successivamente, Nichimoku Shōnin subentrò a Nikkō Shōnin. Poi vennero Nichidō Shōnin e tutti gli altri maestri successivi, che trasmisero la quintessenza del Dharma del risveglio interiore di Nichiren Daishōnin da maestro a discepolo, secondo il criterio della trasmissione alla singola persona, in conformità allo spirito trasmesso dall'espressione "Ordine di trasmissione: "Nichiren - Nikkō"". Ognuno di loro, nel proprio tempo, ha governato la Scuola nella continuità dello spirito di Nichiren Daishōnin.

La Trasmissione dei Sette Punti del Gohonzon, un documento di trasmissione segreto e profondo, fa riferimento a questo proposito:

"I Maestri successivi saranno tutti Nichiren".

Così, la sostanza del Dharma, il risveglio interiore di Nichiren Daishōnin è stato ereditato da ogni successore, secondo il principio della trasmissione alla singola persona. Questa trasmissione ha avuto luogo fino ad oggi nel tempio principale della Nichiren Shōshū, il Fuji Taisekiji.

Nichiren Daishōnin materializzò la sostanza del Dharma del suo risveglio interiore in modo che potesse essere oggetto di culto, sotto forma di Gohonzon.

Da quel momento in poi, la sostanza del Dharma e il Gohonzon sono in una relazione di non-dualità. Inoltre, quando la sostanza del Dharma viene trasmessa, il Dai Gohonzon del Grande Santuario (Kaidan), l'origine di tutti i Gohonzon, fa parte della trasmissione. Inoltre, il Sommo Patriarca, il destinatario della trasmissione, è l'unico autorizzato a trascrivere il Gohonzon. Questa particolare trasmissione è chiamata "trasmissione alla singola persona" o "trasmissione della sostanza del Dharma".

Per quanto riguarda la "trasmissione generale", questa viene fatta a tutti attraverso la fede.

Per quanto riguarda la trasmissione della sostanza del Dharma di Nichiren Daishōnin, poiché viene fatta alla singola persona, le altre persone non possono conoscerne il contenuto. Tuttavia, Nichiren Daishōnin ha scritto:

"Se il cuore della fede è completo, l'acqua della saggezza del grande risveglio uguale non si prosciugherà".

O ancora:

"A qualsiasi costo, ora prenda fede e diventi, come praticante del Sutra del Loto, un discepolo di Nichiren. Se avrà lo stesso spirito di Nichiren, non sarà forse un bodhisattva scaturito dalla terra"?

Scrive anche:

"Chi non conosce il significato, può possedere le opere e le virtù insite nella comprensione del significato? Per il principiante, anche se non conosce lo spirito, il fatto di praticarlo equivale, in modo naturale, a penetrarne il cuore".

Coloro che si posizionano nel rapporto maestro-discepolo con Nichiren Daishōnin, che hanno fede nel Gohonzon e si impegnano nella pratica della recitazione del Daimoku, fanno tutti parte del flusso di bodhisattva scaturito dalla terra. Possono quindi beneficiare delle opere e delle virtù della sostanza del Dharma (la vita del Buddha), grazie al principio che "la fede sostituisce la saggezza".

Questa è la "trasmissione vitale generale" condivisa da tutti i praticanti. Gli esseri dell’Ultimo Giorno del Dharma che seguono Nichiren Daishōnin, la grande guida di questo periodo, nel rapporto tra maestro e discepolo e che hanno fede in lui, possono beneficiare di questa trasmissione vitale.

Tuttavia, dopo l'estinzione del Fondatore, fu Nikkō Shōnin, il destinatario della trasmissione unica della sostanza del Dharma, a essere considerato la grande guida. È considerandolo dal punto di vista del rapporto maestro-discepolo che anche i praticanti possono ricevere la trasmissione della sostanza del Dharma. Dopo Nikkō Shōnin, furono Nichimoku Shōnin, poi Nichidō Shōnin e, successivamente, tutti i Sommi Patriarchi dell'epoca, a essere gli intermediari che permisero ai praticanti di ricevere questa trasmissione della sostanza del Dharma.

Poiché questa trasmissione vitale può avvenire solo attraverso la fede, si chiama "trasmissione vitale per fede".

Questa trasmissione vitale, una tradizione della nostra scuola, ha sempre infastidito i trasgressori del Dharma, che l'hanno sempre negata. Insistono sulla trasmissione vitale per fede, una trasmissione generale, ignorando la trasmissione alla singola persona, una trasmissione particolare.

Tuttavia, la trasmissione per fede avviene esclusivamente sulla base della trasmissione particolare alla singola persona. Di conseguenza, il rapporto tra trasmissione particolare e trasmissione generale è simile, nel caso dei vasi sanguigni del corpo umano, al rapporto tra l'aorta e i vasi capillari. Nel caso dei fiumi, è simile al rapporto tra la corrente principale e gli affluenti. L'ordine delle cose è solennemente stabilito in natura.

Lo stesso vale per il Dharma del Buddha. Ecco perché, ancora una volta, Nichiren Daishōnin scrive nel Gosho:

"Se ci si allontana anche solo un po' dai due significati di generale e particolare, è inutile pensare di diventare Buddha. Perché questa è l'origine del ciclo della vita e della morte".

Approfondiamo ora la questione della trasmissione vitale del Dharma alla singola persona, nella misura della nostra conoscenza e degli elementi a nostra disposizione.

Questa trasmissione è di fondamentale importanza all'interno della Nichiren Shōshū, poiché ha costituito, insieme al Dai Gohonzon del Grande Santuario, la base fondamentale della Scuola fin dalle sue origini. Tuttavia, ci sono pochi testi che lo trattano in modo specifico. Poiché viene trasmesso a una sola persona, rimane un concetto estremamente complesso da comprendere, sia per i monaci in generale, ad eccezione del Sommo Patriarca, sia per i credenti laici.

Nessuno ha i mezzi per conoscere il contenuto preciso di questa trasmissione, e nemmeno quando avviene. In realtà, non esiste una forma predeterminata. Nella Scrittura della trasmissione dal Monte Minobu, che racconta la trasmissione tra Nichiren Daishōnin e Nikkō Shōnin, Nichiren Daishōnin menziona che trasmette l'essenza del suo insegnamento a Byakuren Ajari Nikkō. Tuttavia, ciò non significa che questa lettera contenga l'intero contenuto della trasmissione. Il rapporto che durò per molti anni tra Nichiren Daishōnin e Nikkō Shōnin fu un rapporto maestro-discepolo. Infatti, per molti anni Nikkō Shōnin ha servito Nichiren Daishōnin. Pertanto, è abbastanza naturale pensare che la trasmissione tra Nichiren Daishōnin e Nikkō Shōnin sia avvenuta nella pratica e nella formazione quotidiana, durante tutti quegli anni.

Durante una conferenza tenutasi il 28 agosto 1992 nel Taisekiji Kyakuden, in occasione del 41° seminario di studio per maestri insegnanti, il 67° Sommo Patriarca Nikken Shōnin ha usato l'espressione "foglie d'oro". In effetti, era la prima volta che i monaci sentivano l'espressione 'trasmissione delle foglie d'oro'. Di conseguenza, questa trasmissione delle foglie d'oro rimane nota esclusivamente ai Sommi Patriarchi successivi, mentre gli altri monaci non hanno modo di conoscerne il contenuto.

Nikken Shōnin ha iniziato spiegando la natura della trasmissione. In questa trasmissione, ci sono due aspetti, due sfaccettature: chi dà e chi riceve. Il 56° Sommo Patriarca, Nichiō Shōnin, affrontò la questione della trasmissione nella sua opera intitolata "Distinzione tra illusione e osservazione della mente". Scrisse questo trattato in risposta agli attacchi volti a negare l'esistenza della trasmissione vitale alla singola persona nella Nichiren Shōshū. I Sommi Patriarchi hanno sempre preso la penna per confutare le affermazioni errate di altre scuole in merito alla trasmissione, scrivendo testi in tal senso.

Nel trattato di Nichiō Shōnin, si legge:

"Nella trasmissione vitale alla singola persona, c'è una trasmissione specifica e una trasmissione generale. La trasmissione specifica riguarda il corpo del Dharma, cioè il Dai Gohonzon, mentre la trasmissione generale riguarda la dottrina. Tuttavia, chi riceve la trasmissione specifica del corpo del Dharma è il Maestro che guida gli esseri. Per quanto riguarda la trasmissione generale, che è quella della dottrina, tutti i credenti la ricevono individualmente".

Quindi, solo una persona può ricevere la trasmissione del corpo del Dharma: il Sommo Patriarca.

Nichiō Shōnin aggiunge anche:

"Ereditando la trasmissione vitale del corpo del Dharma alla singola persona, da Nichiren Daishōnin e Nikkō Shōnin fino al cinquantesimo e pochi successori, il Taisekiji ha conservato l'oggetto della fede che è il corpo del Dharma senza che il minimo erede sollevi la minima deviazione".

La trasmissione specifica è menzionata nella frase seguente:

"Il corpo del Dharma, che è oggetto di una trasmissione specifica, è il Dai Gohonzon del Grande Santuario della Dottrina Originale, conservato con cura nel nostro tempio".

Prosegue affermando che:

"Oltre alla ricezione del corpo del Dharma, c'è la trasmissione delle parole d'oro alla singola persona. Chi non ha ricevuto la trasmissione delle parole d'oro dal successore diretto non può in nessun caso iscrivere il Gohonzon".

La trasmissione delle parole d'oro è una trasmissione orale. All'interno della Nichiren Shōshū, questa trasmissione delle parole d'oro comprende tutti gli aspetti della trasmissione. All'interno di questa trasmissione orale, c'è la trasmissione delle foglie d'oro, che rappresenta la trasmissione di documenti.

Conosciamo le trasmissioni note come "Trasmissione del Monte Minobu" e "Trasmissione Ikegami", che sono i due testi che trattano la trasmissione tra Nichiren Daishōnin e Nikkō Shōnin. C'è poi un testo di Nikkō Shōnin che rappresenta la trasmissione da Nikkō Shōnin a Nichimoku Shōnin. Esiste anche un testo in dodici punti di Nichimoku Shōnin che riguarda la trasmissione a Nichidō Shōnin. Possiamo leggere questi testi perché esistono. Nella Trasmissione orale della Dottrina (Ongi Kuden), possiamo leggere che questa trasmissione orale include la trasmissione delle foglie d'oro.

Le parole d'oro contengono anche i punti importanti che vengono trasmessi attraverso le foglie d'oro. Le foglie d'oro si trovano all'interno della trasmissione delle parole d'oro. In altre parole, i punti essenziali sono trasmessi naturalmente in questo modo. Questo spiega la diversità delle foglie d'oro nella Nichiren Shōshū.

Il contenuto della trasmissione delle parole d'oro esiste grazie alla profonda saggezza del Buddha, che si manifesta attraverso i documenti noti come foglie d'oro. Pertanto, ciò che il Buddha insegna costituisce la trasmissione delle parole d'oro. Questa profonda saggezza è registrata in documenti noti come foglie d'oro.

In realtà, nella Nichiren Shōshū, è la trasmissione delle parole d'oro che comprende l'intera trasmissione. Quindi, la trasmissione delle parole d'oro avviene fondamentalmente tra colui che la trasmette e colui che la riceve.

Per comprendere la natura di questa trasmissione, possiamo fare un parallelo con la cerimonia di Gojukai, la consegna del precetto. In Gojukai, c'è la persona che trasmette il precetto e la persona che lo riceve. È questa interazione tra i due che costituisce Gojukai. La trasmissione delle parole d'oro funziona in modo simile: c'è un trasmettitore e un ricevitore delle parole. Senza l'uno, l'altro non può esistere.

La differenza tra Gojukai e la trasmissione vitale sta nel fatto che, per Gojukai, esiste solo una forma definita. Non è possibile prevederne altre. La trasmissione vitale, invece, può assumere molte forme. Questa è la grande differenza. Ad esempio, a volte i giovani Shōnin sono designati a ricevere la trasmissione. Vengono quindi educati e protetti di conseguenza per molti anni, fino a quando si ritiene che siano pronti a riceverla.

Comunque sia, per più di sette secoli all'interno della Nichiren Shōshū, il corpo del Dharma, cioè il Dai Gohonzon del Grande Santuario, è stato trasmesso correttamente fino ad oggi. E possiamo avere fiducia nella continuità della trasmissione delle parole di Nichiren Daishōnin fino all'infinito del futuro. La cosa essenziale è credere e capire che la saggezza di Nichiren Daishōnin Buddha è permanente ed eterna.

Prima di concludere questo capitolo, sembra opportuno rispondere ad alcune domande che sono già state poste.

Domanda: Dobbiamo capire che la trasmissione vitale è un processo continuo, oppure avviene in un determinato momento?

Risposta: Non c'è modo di saperlo. Se prendiamo l'esempio di Nichiren Daishōnin e Nikkō Shōnin, forse Nichiren Daishōnin ha detto a Nikkō Shōnin a un certo punto che sarebbe stato il suo successore; o forse la trasmissione è avvenuta durante tutti gli anni in cui Nikkō Shōnin ha servito Nichiren Daishōnin. In ogni caso, esiste sempre il principio della persona che trasmette alla persona che riceve.

* * *

Domanda: E la designazione da parte del Sommo Patriarca della persona a cui trasmette?

Risposta : Questa è una domanda molto complicata. Forse, se si ha una proprietà da lasciare in eredità e molti figli, si fa testamento. Ma non è così che avviene. La trasmissione non è certamente qualcosa di mistico. Se la guardiamo da questo punto di vista, ci sbagliamo. Prima di Nichiren Daishōnin, c'era Tendai in Cina e Dengyō in Giappone. Per tutti loro, la trasmissione avveniva da maestro a discepolo. Anche nel Buddismo tibetano, la trasmissione avviene da maestro a discepolo. Nel Sutra del Loto, la forma fondamentale è la trasmissione tra Shakyamuni e il suo discepolo Pratica-Superiore. La trasmissione da maestro a discepolo è sempre stata presente nel Buddismo.

Ecco perché, nella Nichiren Shōshū, sia questa trasmissione vitale che il Dai Gohonzon sono le due cose più importanti. Se non fosse così, Nikkō Shōnin avrebbe fatto la stessa cosa dei monaci anziani: la dottrina sarebbe andata persa. E il Gohonzon sarebbe andato perso.

In una certa organizzazione, diciamo che se si ha il Gosho e il Gohonzon, è sufficiente per avere la trasmissione. Il Gosho fa parte della trasmissione della dottrina. Chiunque può accedervi. Ma per quanto riguarda il Gohonzon, si tratta di una trasmissione a una sola persona. È la trasmissione del corpo del Dharma. Se pensiamo che avere il Gohonzon sia sufficiente e che non abbiamo bisogno della persona che ha ricevuto la trasmissione vitale, non siamo collegati al Dai Gohonzon. Il nostro Gohonzon è semplicemente una riproduzione del Dai Gohonzon. Il Dai Gohonzon è l'oggetto della trasmissione alla singola persona. Se neghiamo la persona che ha ricevuto il Dai Gohonzon, ci tagliamo fuori dal Dai Gohonzon.

* * *

Domanda: Nichiren Daishōnin ha iscritto un Gohonzon indirizzato nominalmente a Nikkō Shōnin? I Sommi Patriarchi iscrivono un Gohonzon per designare il loro successore?

Risposta: La risposta a entrambe le domande è no. Non si può dire che il Gohonzon che Nikkō Shōnin dedicò a Nichimoku Shōnin - che forse avete visto nel Kyakuden - costituisca l'intera trasmissione. Quando Nikkō Shōnin gli trasmise questo Gohonzon, Nichimoku Shōnin non era diventato Sommo Patriarca. L'intera trasmissione è la trasmissione delle parole d'oro.

* * *

Domanda: La trasmissione avviene quando i Sommi Patriarchi iscrivono il Gohonzon?

Risposta : Il Gohonzon è semplicemente una riproduzione del Dai Gohonzon. Ci sono Sommi Patriarchi che hanno iscritto molti Gohonzon. Ce ne sono altri che non l'hanno fatto. È il Sommo Patriarca che decide se iscrivere o meno un Gohonzon, a seconda delle condizioni del momento. Un Sommo Patriarca ha il potere di iscrivere il Gohonzon. Ma le condizioni del momento sono decisive. Il Sommo Patriarca è il giudice. Solo lui può decidere se è il momento di iscrivere il Gohonzon.

* * *

Domanda : Tra chi si può parlare di rapporto maestro-discepolo?

Risposta: Nella Nichiren Shōshū, esiste un rapporto maestro-discepolo dal Sommo Patriarca al Sommo Patriarca. Esiste anche tra il Sommo Patriarca e i monaci.

Da Nichiren Daishōnin in poi, la parola discepolo è stata utilizzata solo per i religiosi. I laici, invece, sono benefattori.

Quindi, la trasmissione vitale è la garanzia dell'autenticità della Nichiren Shōshū per quanto riguarda l'insegnamento di Nichiren Daishōnin. Nel prossimo capitolo, parleremo della vera dottrina di Nichiren Daishōnin, che solo la Nichiren Shōshū insegna e trasmette.

 

Traduzione: Daniele Tarini e Francesca Ugolini

 

 

Nouvelles publications

Depuis le 18/09/2014